Ogni psicologo opera all’interno di una cornice metodologica precisa, chiamata orientamento. L’orientamento che applico è chiamato Cognitivo-Comportamentale. Di conseguenza la terapia che pratico ha lo stesso nome: Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC).
La TCC si occupa di capire gli schemi mentali che influenzano emozioni e comportamento. Gli schemi mentali (o credenze personali) sono presenti in ognuno di noi: idee su noi stessi, su quello che possiamo o non possiamo fare, aspettative su come si comporteranno gli altri, su come va il mondo e persino sul nostro grado di fortuna. Le credenze personali dipendono dalla nostra esperienza, ma anche dal nostro modo di ragionare e dal nostro carattere.
Il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone a sostituire gli schemi mentali limitanti o svantaggiosi con modalità di risposta più efficienti; inoltre, le aiuto a potenziare le strategie e le buone qualità che già possiedono e a migliorare negli aspetti della vita che ritengono importanti. L'obiettivo principale è la ricerca della felicità e della serenità del paziente.
Per fare tutto ciò, si utilizzano protocolli, tecniche ed esercizi specifici. Strumenti potentissimi che, insieme al dialogo terapeutico e a una relazione di fiducia tra terapeuta e paziente, permettono di ottenere risultati incredibili.
Sì, funziona. L’efficacia della TCC è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). È stato dimostrato che la Terapia Cognitivo-Comportamentale può dare risultati uguali o addirittura superiori alla cura con psicofarmaci. Un vantaggio, se si pensa che la TCC non presenta effetti collaterali. I miei interventi clinici sono in linea con le conoscenze desunte dalla ricerca psicologica e neuroscientifica. È inoltre mia cura verificare, insieme al paziente, che il cambiamento prodotto sia misurabile e quantificabile.
Per chi volesse approfondire, indico alcune pagine interessanti.
In inglese, le home page di:
In italiano:
La Terapia Cognitivo-Comportamentale è un protocollo studiato per agire sul breve termine. La durata complessiva del trattamento va dai tre-quattro incontri ad un massimo di dodici mesi. La cadenza (settimanale, quattordicinale, mensile eccetera) viene concordata all’inizio del percorso tra terapeuta e paziente. A seconda delle esigenze del cliente, la frequenza potrà variare nel corso della terapia. I colloqui durano sessanta minuti, un'ora e mezza se si tratta di terapia di coppia o terapia familiare.
Le prestazioni sono di tipo sanitario, esenti da IVA ai sensi dell’art. 10 comma 1, n. 18 del D.P.R. 633/72 e fiscalmente detraibili. Per usufruire della detrazione sarà sufficiente presentare la fattura in sede di dichiarazione dei redditi o consegnarla al proprio commercialista. Secondo la legge di Bilancio 2020, a partire dal 1° gennaio 2020, per poter detrarre la prestazione, il cliente dovrà pagare solo con i sistemi tracciabili (bancomat, carta di credito, bonifico, assegno, moneta elettronica). Il pagamento in contanti sarà sempre possibile, ma pregiudicherà la possibilità di detrarre la spesa in dichiarazione dei redditi.
Dal 2016 gli psicologi hanno l’obbligo di trasmettere al “Sistema Tessera Sanitaria” (STS), i dati delle spese sostenute dai pazienti. Il Cliente può esercitare l'opposizione all'invio di tali dati tramite esplicita richiesta, che verrà annotata in fattura. Tale opposizione non pregiudica la detrazione della spesa, ma la fattura non verrà inserita automaticamente nella dichiarazione dei redditi precompilata.